CRISI D’IMPRESA: EARLY WARNING ovvero ADEGUATA VERIFICA PREVENTIVA
In linea con i precetti indicati dalla riforma in materia di crisi d’impresa, l’Early Warning costituisce un primo strumento che dovrebbe spingere l’organo di controllo aziendale ad attivare la procedura di allerta.
Le situazioni critiche in cui può incorrere l’impresa sono qualificabili come “anomalie” derivanti da fattori interni o esterni alla stessa.
Se ne individuano in particolare di sette tipi diversi:
Anomalie nei rapporti con gli Istituti di credito ed altri soggetti finanziari: ciò si verifica nel caso di reiterate richieste di finanziamenti straordinari per far fronte a debiti, oppure nel consistente e progressivo aumento di rating o ancora nell’anomalo aumento delle richieste di garanzie su beni, nell’anomalo aumento di segnalazioni presso la Centrale rischi di insoluti su anticipo di crediti, nella considerevole crescita del fido oltre le ordinarie necessità di cassa previste, nel progressivo e sintomatico peggioramento delle condizioni negoziali praticate sulle linee di credito;
Anomalie nei pagamenti verso fornitori: quando l’impresa ritardi i pagamenti concordati di oltre 90 giorni, quando conceda ai propri clienti sconti o promozioni oltre il 50% del totale o addirittura abbuoni, quando riceva solleciti di pagamento non eseguiti, nel caso esegua solo pagamenti parziali rispetto a quelli concordati, quando si verifichi una notevole diminuzione delle dilazioni di pagamento ottenute dai fornitori, quando insorgano procedure concorsuali in capo a clienti chiave;
Anomalie in bilancio e contabili: qualora vi sia una riduzione del patrimonio netto superiore al 50% a causa di perdite di esercizio oppure una riduzione del capitale tangibile rettificato inferiore a zero, nel caso di drastica riduzione del flusso di cassa operativo non accompagnato da un proporzionale aumento dell’autofinanziamento operativo, in presenza di crediti difficilmente esigibili, in situazioni di notevole riduzione del margine operativo lordo;
Anomalie contrattuali verso controparti negoziali: specialmente nel caso di mancato rispetto di clausole contrattuali che comportino per la società impegni finanziari per adempiere le obbligazioni assunte, in presenza di consistenti contenziosi con controparti commerciali, nel caso di mancato rilascio di garanzie commerciali per impegni aziendali di dare o fare;
Anomalie per eventi pregiudizievoli: ricezione da parte dell’azienda di decreti ingiuntivi per mancato pagamento di somme dovute per acquisto di merci o prestazioni di servizi, costituzione di pegni, protesti di titoli di credito, iscrizioni di ipoteche giudiziarie, trascrizioni di pignoramenti, istanze di fallimento avanzate da creditori dell’azienda;
Anomalie erariali: nel caso l’impresa non abbia pagato imposte dirette, indirette e/o ritenute d’acconto per oltre un semestre, oppure non abbia adempiuto gli obblighi di contribuzione previdenziale e dei premi assicurativi per lavoratori dipendenti per oltre sei mesi, nel caso di notevole e ripetuta richiesta di rateizzazione dei debiti erariali;
Anomalie gestionali: si tratta di situazioni derivanti dalle scelte gestionali dell’impresa, quali ad esempio la perdita di mercati influenti, di clienti fondamentali, della comparsa sul mercato di concorrenti diretti aventi grande successo, la perdita di personale aziendale con notevoli responsabilità senza che siano stati sostituiti con altri soggetti con la medesima qualificazione professionale, ancora nel caso di difficoltà col personale, di forti rischi ambientali non coperti da adeguate polizze assicurative, di elevati rischi di compliance.
Avv. Debora Caprari
